Raccomandazione di vaccinazione anti-COVID-19
Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e Commissione federale per le vaccinazioni (CFV)
(Stato 04.05.2023)
Raccomandazione di vaccinazione anti-COVID-19 (PDF, 1 MB, 04.05.2023)
Il presente documento descrive la raccomandazione di una vaccinazione anti-COVID-19 per il periodo primavera/estate 2023. Data la prevista bassa circolazione del virus e l’elevata immunità della popolazione, per la primavera/estate 2023 l’UFSP e la CFV sostanzialmente non formulano alcuna raccomandazione di vaccinazione contro la COVID-19.
In singoli casi la vaccinazione anti-COVID-19 può essere somministrata alle persone particolarmente a rischio a discrezione del medico curante.
Soltanto se dovesse delinearsi un’ondata di SARS-CoV-2 sarebbe raccomandata una vaccinazione anti-COVID-19 alle persone particolarmente a rischio (PPR) la cui ultima dose di vaccino risale a più di sei mesi prima. In questo caso la raccomandazione sarebbe aggiornata di conseguenza dall’UFSP e dalla CFV.
In caso di infezione COVID-19, le donne incinte presentano un rischio nettamente accresciuto di decorso grave della malattia e quindi rientrano fra le PPR. Come per tutte le PPR, nella primavera/estate 2023 anche per le donne incinte una vaccinazione anti-COVID-19 è raccomandata soltanto nel singolo caso (cfr. cap. 3.3) o se la situazione epidemiologica dovesse richiedere una vaccinazione delle PPR. In ogni caso, l’ultima dose di vaccino o infezione da SARS-CoV-2 nota deve risalire a più di 6 mesi prima (cfr. raccomandazione nel cap. 3.3).
Alla luce dell’evidenza scientifica e delle valutazioni di diversi gruppi di esperti internazionali ([68]; raccomandazione CDC, raccomandazione UKHSA), la CFV e l’UFSP consigliano la vaccinazione anti-COVID-19 con un vaccino a mRNA a tutte le donne incinte a partire dal 2° trimestre (12ª settimana) di gravidanza se il medico curante la ritiene indicata dal punto di vista medico nel singolo caso, tenendo conto della situazione epidemiologica del momento, è attesa una temporanea maggiore protezione da un decorso grave e l’ultima dose di vaccino risale ad almeno 6 mesi prima; oppure se la situazione epidemiologica richiede una vaccinazione delle PPR.
Questa raccomandazione è valida dal 03.04.2023 ed è stata estesa al vaccino Comirnaty ® Bivalent
Original/Omicron BA.4-5 il 04.05.2023.
Raccomandazioni di vaccinazione per la primavera e l’estate del 2023
Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e la Commissione federale per le vaccinazioni (CFV)
(9.3.2023)
communicato stampa
COVID-19: vaccinazione raccomandata soltanto per determinate persone a rischio
Nella primavera e nell’estate del 2023 si stima che sia il rischio di infezione individuale che il carico per il sistema sanitario saranno bassi. Rispetto alle varianti precedenti del virus, le sottovarianti Omicron attualmente in circolazione provocano infezioni piuttosto lievi. Per le persone prive di fattori di rischio, il rischio di ammalarsi gravemente è pressoché nullo. Pertanto l’UFSP e la CFV non formulano raccomandazioni di vaccinazione per queste persone per la primavera e l’estate del 2023.
Per le persone particolarmente a rischio, una vaccinazione anti-COVID-19 è raccomandata soltanto se il medico curante la ritiene indicata dal punto di vista medico nel singolo caso e se da essa è attesa una temporanea maggiore protezione da un decorso grave della malattia. L’ultima vaccinazione o l’ultima infezione nota deve risalire almeno a sei mesi prima.
Vaccinazione dopo il parto e durante il periodo di allattamento
(settembre 2021)
Sì, la vaccinazione con un vaccino è raccomandata dopo il parto e durante l’allattamento. La vaccinazione con un vaccino mRNA è attualmente raccomandata durante l'allattamento.
Qualora dopo la vaccinazione comparissero effetti indesiderati da lievi a moderati come dolori articolari, febbre o mal di testa, la madre può continuare ad allattare, se se la sente. Altrimenti è possibile ricorrere per qualche tempo a un tiralatte. Il medico curante, la consulente per l’allattamento o la levatrice possono fornire raccomandazioni e consigli specifici.
Vi sono dati che indicano una trasmissione degli anticorpi al lattante attraverso il latte materno (Kelly CJ, 2021; Golan Y, 2021).
Quando è raccomandata una vaccinazione mRNA durante la gravidanza?
(settembre 2021)
Nota: questa raccomandazione vale soltanto per i vaccini a mRNA Moderna e Pfizer.
Sulla base del parere di diversi gruppi di esperti internazionali e dei crescenti dati disponibili, la vaccinazione con un vaccino a mRNA è raccomandata a tutte le donne incintea partire dal secondo trimestre di gravidanza. Ciò vale in particolare anche per le donne affette da malattie croniche secondo la definizione delle persone particolarmente a rischio in caso di infezione da COVID-19[AVB1] . In principio, la vaccinazione è possibile anche nel primo trimestre e può essere effettuata su richiesta della donna incinta.
Le crescenti prove scientifiche sulla sicurezza e sull’efficacia di una vaccinazione anti-COVID-19 a mRNA durante la gravidanza confermano che i benefici prevalgono nettamente sui possibili rischi (CDC Pregnancy Registry, Public Health England, Shanes 2021, Theiler 2021, Trostle 2021). Questa evidenza scientifica aumenta costantemente e continua ad essere tenuta sotto stretta osservazione.
Le donne incinte sono esposte a un rischio nettamente aumentato di decorsi gravi della malattia in caso di infezione da COVID-19, in particolare per quanto riguarda il ricovero in un reparto di cure intense nonché l’intubazione e la respirazione artificiale, e a un rischio di mortalità aumentato (Chinn J, 2021; Villar J, 2021).
Inoltre, il rischio di un parto prematuro (con possibili conseguenze per il neonato) è nettamente aumentato.
Una vaccinazione prima o durante la gravidanza protegge la donna e il nascituro ed è raccomandata anche in diversi altri Paesi (Regno Unito, Stati Uniti, Francia). Negli Stati Uniti sono già state vaccinate più di 150’000 donne incinte.
Segnatamente, anche le donne che pianificano una gravidanza dovrebbero sottoporsi a una vaccinazione anti-COVID-19.
Una vaccinazione con vaccini a mRNA è altresì raccomandata alle donne che allattano. Ulteriori informazioni al riguardo sono disponibili nella FAQ «La vaccinazione della madre è raccomandata dopo il parto e durante il periodo di allattamento?».
Non occorrono né un consenso scritto della donna incinta né un certificato medico o una prescrizione medica.
Potete allattare vostro figlio. L’importante è seguire le regole di igiene e di comportamento
raccomandate che vi sono state spiegate dalla levatrice o dal medico dopo il parto. Queste regole servono a proteggere il vostro neonato da un contagio. (Fonte: Ufficio federale della sanità pubblica USFP)
Per maggiori informazioni:
Informazioni generali dell Ufficio federale della sanità publicca UFSP
Infoline Coronavirus:+41 58 463 00 00
Pause per l’allattamento retribuite nell’home office
Quando lavorate nell’home office, dovete registrare personalmente il tempo di lavoro. Continuate a beneficiare del diritto alle pause per l’allattamento retribuite in relazione alle vostre ore di lavoro quotidiane. Potete organizzare le pause come preferite, ma devono essere dedicate esclusivamente all’allattamento. (Vedi anche la FAQ n. 23)
Protezione della salute sul posto di lavoro - CORONAVIRUS (COVID-19)
Il coronavirus comporta l’obbligo per i datori di lavoro di garantire la protezione della salute. In base all’articolo 6 della legge sul lavoro (RS 822.11) e all'articolo 10 dell'ordinanza COVID-19 situazione particolare (RS 818.101.26), il datore di lavoro ha l’obbligo di tutelare la salute dei propri lavoratori e di adottare i provvedimenti di prevenzione contro il coronavirus sul posto di lavoro.